sabato 24 maggio 2014

Voto all'estero, il primo a Londra. Neutral Milk Hotel, Xiu Xiu e ALEXIS TSIPRAS


A casa, alcune settimane fa era arrivato questo flyer dove nel didietro c'era scritto grande in rosso "4,000 people a week come to live in Britain from the EU*" la postilla stava a specificare che il dato 'allarmante' era tratto dall'Office of National Statistics in data 27 febbraio 2014. La cosa di per sé fa già abbastanza ridere, ancor più se questi hanno avuto il coraggio di inviare tale obbrobrio in casa di cittadini comunitari. Non voglio approfittare di questo dato di fatto, ma che gli inglesi trattino molti cittadini europei come extracomunitari l'ho potuto constatare sulla propria pelle più e più volte da quando sono in terra inglese. A dire il vero il problema immigrazione soprattutto qui a Londra esiste, ma non so fino a che punto ad esempio i landlords ed agenti immobiliari lo voterebbero 'sto Nigel Farage, visti i prezzi esorbitanti di queste catapecchie attira topi.
Questi slogan xenofobi li conosciamo bene "ci rubano il lavoro", "scuola, salute e welfare sono sotto pressione" che ci portano ad essere noi immigrati comunitari alla pari degli extracomunitari in Italia che sono costretti a sentirsi sotto attacco dalla Lega Nord, con la differenza che i partiti britannici - la cui nazione non fa parte dell'Unione Economica Europea - strumentalizza la materia immigrazione per un fine diverso, far leva su un'emergenza per convincere le persone ad uscire dall'Unione Europea di cui il Regno Unito fa parte dal 1973. Dunque, mentre tipo Grillo in Italia sostiene di voler andare in Europa per poi proporre un referendum per l'uscita dall'Euro (unione economica e monetaria), l'obiettivo di Farage è quello di far diventare la Gran Bretagna off-shore come la Svizzera.
Intanto, è notizia di alcuni giorni fa che Londra è la migliore città al mondo per business. Mi chiedo se in questo dato sia tenuto in considerazione il contributo degli immigrati, se quel pagliaccio di Farage si sia mai soffermato a pensare come sarebbe Londra senza tutti i cittadini europei che lavorano in questa grande città. Effettivamente mi sono dovuto ricredere sulla funzione dell'Unione Europa vivendo da immigrato in un paese che sfrutta nel bene e nel male gli individui, speculando soprattutto sul futuro di un'intera generazione in crisi. Per questo motivo ho votato un greco come candidato presidente della commissione UE. Mi sono convinto nel votare Alexis Tsipras sin dalla prima volta che l'ho sentito parlare in pubblico, un po' anche grazie a Tefteri di Capossela che mi aveva spinto a una riflessine seria su di un'altra Europa, ma in particolare di un altro modo di viverla.

Tsipras è il leader di SYRIZA, la coalizione della sinistra radicale diventata da pochi giorni in Grecia il primo partito. Ma indipendentemente da come andranno i risultati europei, a mio avviso l'unico modo che abbiamo per ridare dignità alla situazione politica italiana - che definirla stagnante è un eufemismo a cui ci siamo purtroppo abituati - è quello di tentare di ripetere questo esperimento politico anche nel contesto della sinistra antagonista italiana.

Ho votato per L'Altra Europa con Tsipras anche per via del fatto che il Partito Pirata (di cui faccio orgogliosamente parte) ha aderito e promosso la lista con un una campagna dal nome #DigiTsipras, introducendo in alcuni programmi dei candidati delle circoscrizioni temi molto importanti come la salvaguardia dei diritti digitali.

• Qui il programma.


Fortunatamente questa settimana ho avuto modo di svagarmi vedendomi due gruppi che amo da tempo, gli Xiu Xiu e i Neutral Milk Hotel. Il biglietto di quest'ultimi l'avevo preso senza esitazioni ad ottobre, per cui ero in ansia da otto mesi, mentre per il concerto degli Xiu Xiu non avrei potuto se non avessero aggiunto un altra data il giorno prima del concerto dei NMH.
Devo ammettere che vedere entrambe le band in assenza di compagnia si è rivelata per la prima volta piacevole. Per uno come me che si è sempre fatto volentieri molti chilometri di martirio per vedere delle band, tornado sempre stremato a casa dalle lunghe attese nei concerti in Italia. In questa settimana, sarà stata la combo perfetta, saranno stati gli orari inglesi ma da entrambe le serate sono tornato felice.
Nella serata degli Xiu Xiu sono stato completamente rapito dalla figura di Jamie Stewart, un personaggio dannatamente avanti, un artista capace di incanalare molteplici emozioni in un ora e mezza di concerto, nonostante l'aver incentrato il tutto sull'ultimo album, eccetto Sad Pony Guerrilla Girl e I Luv The Vally Oh.

Gli Xiu Xiu li ho ascoltati molto da quando sono a Londra, in essi ritrovo dei tratti salienti di una società che progredisce evitando di curarsi dei propri atteggiamenti. In essi trovo descritta una condizione umana sotto forma di una poetica provocatoria, sfacciata e irriverente. 


"it’s always the same, nothing happened", Don Diasco è il pezzo del mio sodalizio londinese, che se per molti può sembrare una condizione invidiabile, in realtà la mia trattasi di una difficile situazione quella di un'eterna insoddisfazione da ciò che mi circonda, con la solita sensazione di non riuscire a trovar nessun posto al mondo in cui non vivere da disadattati. A vedere il concerto degli Xiu Xiu a Dalston eravamo all'incirca in cinquanta, che mi spinge a fare il solito discorso della musica di Serie A contro la musica di Serie B, che non mi va mai giù di fare, ma purtroppo è così, se non sei una celebrità nessuno ti si fila. E mentre li vedevo suonare divinamente dicevo a me stesso "cazzo e questi sono gli Xiu Xiu quindi gli altri artisti sperimentali sono spacciati?" Sto parlando di Londra cazzo, un luogo pieno zeppo di gente eccentrica, eppure alla domanda vuoi venire a vedere gli Sciù Sciù, risposta, Sciù Sciù chi? Lo so, non è una gara a chi vede più band 'sfigate', mi rode il culo da morire che sono andato via dal mio paese pensando di pretendere troppo per ritrovarmi nella stessa identica situazione, non è cambiato niente. Benvenuto nella città dell'ipocrisia per eccellenza. MIAO!


Poi il giorno seguente vado a vedere i Neutral Milk Hotel e lì c'è una fila da un'ora e mezza prima dell'inizio del concerto, perché loro sono una leggenda ormai, per fortuna nessuno ha potuto immortalarli con quei cazzo di telefonini, essendo severamente vietato!

Quando Jeff Mangum sale sul palco con berretto verde, barba lunghissima, camicia a quadri e pantaloni rossi, nessun flash, solo una grande ovazione e quando ha preso la chitarra acustica ed ha intonato The Kings of Carrot Flowers mi sono commosso, stava per scendere la lacrimuccia, però mi sono trattenuto, diamine sono vaccinato! Jeff è una persona talentuosa come un'altra, soltanto con un carattere estremamente difficile che lo rende unico, ma non di certo un dio.
Per tutto il concerto ho avuto a pochi metri, davanti a me Julian Koster, un altro artista indipendente davvero inarrivabile. La sua presenza sul palco mi ha ammaliato come pochi artisti visti fin'ora, lui ha un non so che di spensierato, uno zuzzurellone che suona la sega con occhi dolci vestito esattamente in questo modo. Quando si dice in giro che gran parte delle band neo-folk devono tutto ai Neutral Milk Hotel ora so di che diavolo parlano, una band completa, che in un solo album hanno saputo dire tutto quello che c'era da dire, per l'appunto In The Aeroplane Over The Sea dal vivo è un'esperienza che auguro di vivere a tutti prima o poi e con i NMH è meglio farlo prima che poi non si sa che fine fanno.

Due gesti che hanno lasciato il segno, Two Headed Boy / The Fool e Oh Comely cantati con una passione mai vista prima d'ora, Jeff Mangum aveva gli occhi di un messia e la sala ha gridato forte "Say what your want to say. Hang for your hollow ways. Moving your mouth to pull out, All your miracle aimed for me" e lui al termine come se si fosse tolto un peso di dosso, batte il pugno sul cuore guardandoci rapiti, come se ci temesse, come se noi l'avessimo fucilato se avesse commesso qualche errore, e in quel momento ho capito che avevo dinanzi una persona che ci tiene davvero a ciò che fa e non vuole assolutamente prendere per il culo nessuno e nemmeno se stesso. Questo è il comportamento degli artisti autentici dal vivo? Cosa ne sarà dei concerti che mi accingerò a vedere d'ora in avanti? Altro episodio che mi ha tolto il fiato, quando dal pubblico gli hanno gettato delle rose bianche che lui ha raccolto, raggruppato, alzato al cielo e ringraziato commosso per la gentile accoglienza, in un modo talmente intimo che stentavo a crederci; quando avremmo dovuto fargli il cazziatone e rimproverarlo, 'dove merda sei finito in tutto questo tempo?' Ma è giusto che sia così, bello vedersi di rado ma intensamente. "The music and medicine you needed for comforting".


Queste due lettere sono arrivate lo stesso giorno. Entrambe contenevano l'attestato di partecipazione democratica per esprimere le mie preferenze politiche. Richieste fatte ambedue svariati mesi prima, lettere arrivate in contemporanea per ricordarmi di che stampo sono fatto.

Non so se questo voto servirà a qualcosa di concreto, di sicuro il mio è un voto di protesta, un voto su cui ho meditato giorno dopo giorno, perché dell'Europa non ci dobbiamo soltanto lamentare. Dall'Europa bisogna pretendere, ad esempio bisogna pretendere che le morti dei naufraghi cessino al più presto, e che l'emergenza dei migranti venga gestita in modo civile. Voglio dall'Europa un aiuto concreto a chi soffre la povertà e vorrei che tutti vivessero una vita dignitosa. Non è concepibile che si stia ancora chiedendo a gran voce simili ovvietà. Spero che a rappresentarci saranno persone coraggiose, che promulghino una linea diversa da quella dell'austerità e che si torni a parlare una volta per tutte dell'Europa come il bel sogno e non come l'incubo. Restiamo Umani!

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